Samuele Cipolletta - XLII Premio Firenze

XLII Premio Firenze
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Samuele Cipolletta

SEZIONE B - POESIA INEDITA

PREMIO FIRENZE GIOVANI
SAMUELE CIPOLLETTA

Per la poesia inedita

LENORE

con la seguente motivazione:

Nella lontana ipotesi di una reminiscenza ispiratrice ad Edgar Allan Poe, nella cui composizione letteraria, si addensavano magistralmente le ombre del dolore per la perdita dell’amata Luce, Samuele Cipolletta riporta nella sua lirica “Leonore” l’attraversamento sofferente della solitudine di un essere solo che, passo dopo passo, si avvia sull’erto cammino della vita, alla ricerca di sé stesso e della propria innocenza, in un quadro speculare di risurrezione intima tracciata sinuosamente da una armonica struttura poetica.
La Giuria del Premio Firenze
LENORE

Ardono i giorni passati
senza amare
che sia fuoco, fiammifero o candela.
Falli, miserabile
Quell’uomo adulto
nel corpo di bambino.
E consumò gli stracci
di un presente che non gli apparteneva.
Avido scelse la scena,
per la sua sofferenza.
E cadde, mille volte cadde
Quell’uomo, per correre
ed essere
ancora un pò bambino.
Sì perse
in paesaggi che non sapeva disegnare,
si ritrovò
in sofferenti melodie.
Sorrise
talvolta
alla ritrovata pace.
Baciò chi aveva odiato
e strinse a sé
sé stesso.
Ora viaggia,
su un pauroso pendio e di nuovo
non riesce a disegnare. Due stelle segue,
ad indicar la strada
una soave maligna
sinfonia lo guida.
Ora sono qui
e il tuo corpo mi sussurra
candide e dannate melodie.


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